Patrizia Moroso, Art-director della Moroso S.p.a., azienda di famiglia specializzata nella produzione di divani, poltrone e complementi d’arredo, entra operativamente nel management alla metà degli anni ottanta e in pochi anni trasforma l’azienda in un brand leader del design internazionale.
Dotata di spiccato spirito creativo ed innovativo Patrizia ha nel suo dna una curiosità insaziabile per tutte le forme artistiche che la porta ad essere in anticipo sui tempi. Già dal 1988 inizia a lavorare con Ron Arad che per lei firma la sua prima collezione di imbottiti; risale invece al 1999 l’inizio della collaborazione con Patricia Urquiola, oggi star dell’architettura e del design internazionale. Nel 2004 quella con Tord Boontje, oggi direttore didattico del Royal College di Londra, mentre nel 2007 è la volta di Tokujin Yoshioka nominato poco dopo designer dell’anno a Miami Basel.
Inoltre dal 2003 inizia a realizzare l’idea di collaborare con l’arte contemporanea, l’installazione site specific dell’artista Michael Lin (allora ancora poco conosciuto) segna l’inizio di questa nuova ricerca. Segue nel 2006 un lavoro con Tobias Reberger, consacrato poi dalla Biennale arte di Venezia del 2009 con il Leone d’oro, e nel 2010 la più recente con Francesco Simeti e Andrea Sala.
Disinvolta talent scout, ama lavorare con le diversità e in gruppo. La sua disposizione, molto femminile, al contatto ha fatto si che i designer lavorassero sulla pelle degli oggetti, lasciandoli liberi di riscoprire le arti applicate (intrecci, ricami, decorazioni) e di sperimentare tutti i possibili materiali. Facendo convivere tecnologia e artigianalità Patrizia Moroso ha costruito negli ultimi venti anni una collezione di prodotti iconici, dall’impronta unitaria pur salvaguardando latitudini e localismi diversi. Un orizzonte internazionale che ha permesso all’azienda di entrare nei luoghi più belli del mondo fra cui: il Moma a New York, il Palais de Tokyo e il Grand Palais a Parigi, la Biennale di Venezia. Spazi pubblici e privati si riempiono di vita attraverso prodotti che si raccontano con invenzione e estro, ormai simboli e storia del design (la sedia Nanook di Philippe Bestenheider vince nel 2010 il “Premio dei Premi per l’innovazione” conferito dal Ministero dell’innovazione su indicazione dell’ADI e consegnato a Patrizia Moroso dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano).
Ma non si ferma qui, innamorata dell’arte la Signora del design stupisce ideando nel 2010, insieme al curatore Andrea Bruciati, un premio Moroso per l’arte contemporanea che si svilupperà nella selezione finale di tre vincitori che verranno ospitati in residenza a Londra, New York e Milano per installare le loro opere negli showroom Moroso delle tre città durante le relative fiere di arte contemporanea. Una tappa ulteriore in un percorso personale e professionale dove la vita si amalgama al lavoro in un unicum creativo, diverso e non catalogabile.