L’uscita dalla crisi, il sostegno alle attività produttive, il rilancio dell’economia, la ripresa del Paese... tutto passa da un unico collo di bottiglia: lo snellimento della burocrazia e l’ammodernamento della macchina statale.
E' il motivo per il quale nel PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza che dovrà garantirci l’accesso ai fondi europei di Next Generation Eu, l’intervento sulla pubblica amministrazione è la Missione 1, la prima delle sei che dovranno far nascere la nuova Italia.
Per la sola digitalizzazione del sistema burocratico, nei prossimi quattro anni verranno investiti 9,7 miliardi. Ma la riforma dell’apparato investe tutti i campi dell’economia e della vita sociale nazionale, dalla riforma fiscale alla transizione ambientale, dalla formazione ai criteri di assunzione, dalla competitività delle aziende all’innovazione tecnologica. Tanto che per qualcuno si tratta, in realtà, della Missione Zero, pre-requisito essenziale per ogni riforma del prossimo futuro.
Coinvolti nel grande processo di snellimento del processo burocratico sono, in primo luogo, i cittadini e tutte le imprese nazionali. Ma anche le società di consulenza e di formazione, le infrastrutture digitali e di telecomunicazione, le software house e tutti coloro che lavorano con la Pa partecipando agli appalti e alle gare per concessioni, autorizzazioni, finanziamenti.
Il problema è duplice: perché per ottenere le diverse tranche che il piano Next Generation prevede a scansione semestrale bisognerà non solo dimostrare di saperle spendere ma anche di farlo con le corrette tempistiche. E’ questo il vero nodo da sciogliere: lentezze burocratiche, duplicazione dei sistemi, informatizzazione carente, incomunicabilità degli apparati e inadeguatezza delle norme rischiano di frenare la ripartenza, vanificando i tentativi di rendere più efficiente il Paese.
Per il progetto #Ripartitalia, che contiene l’idea di rilancio già nel nome, è l’occasione di scendere in campo per un nuovo contributo al dibattito in corso. Un evento per incrociare imprese, esperti e istituzioni nel momento in cui serve passare all’azione. E serve che tutti gli attori coinvolti indichino con chiarezza gli obiettivi. E’ il momento per tutti di far sentire la propria voce, prima di sprecare un’irripetibile occasione.
