09/07/2020
Il volume
Il listino dell’Italia di domani
di Gabriele Capolino
Le società domestiche quotate all’ MTA, il Mercato telematico azionario ovvero la storica borsa di Milano, sono 253. Alcune hanno più di un secolo di vita. Quando MF/Milano Finanza venne alla luce, nel dicembre del1986, erano 204. Ma c’era una quarantina di altre aziende locali quotate nelle altre borse minori, nove, da Venezia a Palermo, passando per Bologna, Roma, Napoli, Genova, Firenze, Torino e Trieste (allora tutto il sistema delle borse valori era sotto l’egida delle Camere di Commercio). Poi c’era il cosiddetto Mercato Ristretto, per lo più popolato dai titoli di banche popolari, infine c’era il Terzo mercato, che era un po’ il far west, per le modalità di trattazione e formazione dei prezzi.
A distanza di 34anni, e partendo dal 2009, si è affermato un mercato alternativo che in tema di numerosità di società trattate ormai ha superato la metà di quello principale. Sono infatti 127 i nomi dell’AIM, il mercato di investimento alternativo. Un numero che cresce in fretta, grazie a modalità di quotazione abbastanza agili (o meno ingessate, dipende dai vostri gusti per la compliance) rispetto all’MTA. È gestito dalla Borsa Italiana e la Consob interviene proprio quando occorre, come nello sciagurato caso Bio-On dell’estate 2019.
Certo, in termini di valore di capitalizzazione, l’AIM è ancora un nanerottolo rispetto all’MTA: il valore totale di tutte le azioni scambiate è nell’intorno dei 6-7 miliardi, contro i 500 miliardi del listino principale. Anche togliendo tutte e 40 le società dell’indice Ftse-Mib (Financial Times Stock Exchange-Milano Indice di Borsa, a rimarcare senza che ve ne fosse bisogno il tallone anglosassone sul mercato azionario italiano), la capitalizzazione supera i 100miliardi. L’indice Star, che ricomprende le 78 società industriali più vispe dell’MTA, vale 37 miliardi.
Come si vede, la distanza da colmare è ancora lunga, ma ciò che sorprenderà il lettore di questa seconda edizione del Calepino AIM di MF/MilanoFinanza, è la variegata rappresentanza del motore dell’Italia,ovvero le Pmi. Scorrendolo si troverà di tutto, dall’ortofrutta alla meccatronica, dalla segnalazione ferroviaria ai sistemi di ispezione e gestione intelligente dei dati delle filiere, dalla go tv alle media company specializzate nel food & wine. È uno spaccato incredibile, che raccoglie storie di impresa familiare straordinarie, che meriterebbero ben più dello spazio che hanno a disposizione nei media generalisti. Proprio per questo MF/Milano Finanza e gli altri media finanziari di Class Editori, dalla tv Class Cnbc all’agenzia di stampa MF/Dow Jones al mensile Capital, sono in prima fila nel dedicare sempre più attenzione a questo listino. Perché è quello dell’Italia di domani. Buona lettura